n. 34 - Febbraio 2024
. Rinnovato il CCNL del Commercio Terziario, Distribuzione e Servizi
. Mille-Proroghe: allungati i termini per le facilitazioni sui contratti a termine
. Decreto PNRR: novità e regole più stringenti in materia di lavoro
. Welfare aziendale: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate sulle ultime novità a favore
dei dipendenti
. Rinnovato il CCNL Alimentare Industria
. Privacy: posta elettronica e internet in azienda e il potere informatico del datore di lavoro
Rinnovato il CCNL del Commercio Terziario, Distribuzione e Servizi
Il 22 marzo 2024, è stata sottoscritta tra Confcommercio e le OO.SS. Filcams-CGIL, Fisascat-Cisl e Uiltucs l'ipotesi di rinnovo del CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi (TDS) e già scaduto il 31 dicembre 2019.
Le principali novità dell'accordo di rinnovo che ha durata quadriennale e le cui modifiche normative hanno effetto dal 1° aprile 2024, sono elencate di seguito e saranno oggetto di circolare ad hoc per le imprese interessate.
• Aumenti retributivi mensili
• Erogazione di Importo aggiuntivo di ‘’Una-Tantum’’
• Ampliamento dell’ambito di applicazione del CCNL e classificazione del personale
• Modifiche alla disciplina dei contratti a termine e località turistiche
• Indennità per l’introduzione delle clausole elastiche per il lavoro part time
• Contribuzione dovuta alla sanità integrativa (fondo Est), bilateralità e Quas.
Mille-Proroghe: allungati i termini per le facilitazioni sui contratti a termine
Il Decreto Milleproroghe ha differito al 31 dicembre 2024 il termine che, in assenza di previsioni da parte della contrattazione collettiva, consente a datore di lavoro e dipendente di individuare le causali da apporre al contratto a tempo determinato facendo riferimento ad esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva.
Per ulteriori approfondimenti, è possibile consultare il testo convertito in legge del D.L. n. 215/2023 oppure contattare i nostri uffici.
Decreto PNRR: novità e regole più stringenti in materia di lavoro
Tra le principali novità del decreto PNRR che interessano i datori di lavoro si evidenzia che:
1) per fruire dei benefici/sgravi/bonus previsti in materia di lavoro: oltre che al possesso del DURC, è necessario che non ci siano violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, comprese le violazioni in materia di tutela delle condizioni di lavoro nonché di salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
2) appalti: nei casi di appalto di opere o servizi è obbligatorio corrispondere ai lavoratori dell’appaltatore e degli eventuali sub-appaltatori un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale maggiormente applicato nel settore e per la zona il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto;
3) sanzioni: per i casi di impiego di lavoratori senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro: a decorrere dal 2 marzo 2024 in caso di utilizzo di lavoratori irregolari (ovvero ‘’in nero’’) fino a 30 giorni di effettivo lavoro la nuova sanzione minima prevista è pari a 1.950 euro per ciascun lavoratore irregolare (mentre la sanzione amministrativa massima è pari a 11.700 euro). Al verificarsi di determinate circostanze, la sanzione amministrativa può arrivare anche fino a 46.800 euro per ciascun lavoratore irregolare.
Per ulteriori approfondimenti, è possibile consultare il Decreto-legge n. 19 del 2 marzo 2024 (che nel momento di redazione della presente circolare è in fase di conversione in legge) oppure contattare i nostri uffici.
Welfare aziendale: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate sulle ultime novità a favore dei dipendenti
Tra le novità, entrano tra i “bonus” esentasse non solo le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro ai dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche, ma anche quelle per le spere per l’affitto e per gli interessi sul mutuo della prima casa. Il limite entro il quale è possibile riconoscere beni e servizi esenti da imposte, ordinariamente fissato a 258,23 euro, è stabilito a mille euro, con ulteriore innalzamento a duemila euro per i dipendenti con figli a carico.
Per ulteriori approfondimenti, è possibile consultare la Circolare n. 5 del 7 marzo 2024 oppure contattare i nostri uffici.
Rinnovato il CCNL Alimentare Industria
Con il verbale di accordo del 1° marzo 2024, le parti sociali hanno definito il rinnovo contrattuale per i lavoratori del settore Alimentare Industria. Tra le novità più rilevanti si evidenziano che:
1) viene stabilito un aumento dell’incremento aggiuntivo della retribuzione, da corrispondere a tutti i lavoratori, nella misura di 66,00 euro con relativa riparametrazione sui vari livelli contrattuali. Tale importo è corrisposto in 2 tranches:
• 55,00 euro a partire dal 1° dicembre 2023;
• 11,00 euro a partire dal 1° settembre 2027.
2) il contratto a tempo determinato, non in somministrazione, può avere una durata superiore a 12 mesi fino al completamento dei progetti e comunque non eccedente i 24 mesi, solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni (ovvero causali);
Per ulteriori approfondimenti, è possibile consultare il testo del rinnovo contrattuale oppure contatttare i nostri uffici.
Privacy: posta elettronica e internet in azienda e il potere informatico del datore di lavoro
In un contesto lavorativo dove tecnologie sempre più sofisticate e sistemi di intelligenza artificiale sempre più evoluti si stanno progressivamente affermando come strumenti a disposizione del datore di lavoro per diverse finalità, l’utilizzo della posta elettronica e della navigazione su internet resta indispensabile per l’esecuzione di tutte quelle mansioni lavorative per le quali la comunicazione e la navigazione in rete costituiscono parte integrante ed essenziale dell’attività lavorativa. Il tema del trattamento dei dati personali dei lavoratori raccolti attraverso tali servizi conserva, tuttora, grande attualità per gli importanti risvolti privacy e giuslavoristici che ne derivano.
Lo dimostra il fatto che nel mese di febbraio 2024 il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato il Documento di indirizzo “Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati”, con il quale ha stabilito il termine di conservazione dei metadati degli account dei servizi di posta elettronica dei lavoratori (giorno, ora, mittente, destinatario, oggetto, dimensione dell’e-mail) indicandolo in 7 giorni - estensibili di 48 ore per comprovate esigenze - oltre il quale è necessario che il datore di lavoro attivi le garanzie procedurali di cui all’art. 4, comma 1, Legge 300/1970 (accordo sindacale o, in difetto, autorizzazione amministrativa).
Tale documento non fa che ribadire e precisare l’orientamento già espresso dallo stesso Garante in due precedenti provvedimenti. Ebbene, in attesa di conoscere gli esiti della predetta consultazione è indubbio che il recente intervento del Garante ha ribadito l’attenzione sul “potere informatico” del datore di lavoro, il quale può controllare anche attraverso gli strumenti informatici utilizzati dal lavoratore il rispetto delle direttive dallo stesso impartite e l’integrità dei dati personali del cui trattamento è responsabile.
Tale forma di potere, che si pone in modo trasversale ai tradizionali poteri datoriali (direttivo, controllo e disciplinare), deve essere bilanciato con il diritto del lavoratore al rispetto della libertà e della dignità, nonché alla riservatezza e alla protezione dei dati personali. La cornice entro cui può essere svolta tale attività di bilanciamento continuo e dinamico è data dai principi e dalle garanzie di cui alla normativa di protezione dei dati personali e alla disciplina giuslavoristica.