n. 39 - Ottobre 2024
Il concordato preventivo e la nuova sanatoria anni 2018 - 2022
Come noto, in sede di conversione del c.d. “Decreto Omnibus”, è stata introdotta una specifica disposizione che consente ai soggetti ISA l’accoppiata CPB 2024 - 2025 e sanatoria annualità 2018 – 2022.
In sostanza è consentito, solo ai soggetti isa che aderiscono al concordato preventivo biennale, di sanare le annualità dal 2018 al 2022 con l’applicazione di un regime premiale e con il calcolo agevolato delle imposte richieste ai fini della sanatoria.
Nella formulazione attuale della norma l’accesso alla sanatoria 2018 – 2022 non è consentita ai soggetti forfettari.
Sarà inoltre possibile effettuare la scelta delle annualità da sanare. In sostanza non sarà obbligatorio sanare tutte le annualità ma sarà possibile scegliere le annualità per le quali si ritiene opportuno aderire.
La sanatoria, o meglio il “regime di ravvedimento”, delle predette annualità prevede la graduale determinazione del maggior imponibile e dell’imposta richiesta per la definizione, in base al punteggio ISA, con un contestuale allungamento dei termini di decadenza dell’accertamento (anche nei confronti dei soggetti che non utilizzano la sanatoria).
Il versamento delle imposte sostitutive va effettuato:
► in un’unica soluzione, entro il 31.3.2025
oppure,
► ratealmente, in un massimo di 24 rate mensili di pari importo maggiorate degli interessi calcolati al tasso legale.
I soggetti ISA che aderiscono al CPB 2024 – 2025 possono applicare il “regime di ravvedimento”, versando un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e relative addizionali calcolata su una percentuale del reddito d’impresa / lavoro autonomo dichiarato in ciascuna annualità, così individuata.
L’imposta sostitutiva da versare per ciascuna annualità non può essere inferiore a € 1.000.
La sanatoria richiede anche il versamento di un’imposta sostitutiva dell’IRAP, pari al 3,9%, applicata al maggior valore della produzione netta (VAP).
Il costo della sanatoria può essere determinato utilizzando direttamente le percentuali della seguente Tabella.
Ogni contribuente, accedendo al proprio cassetto fiscale nel sito dell’Agenzia delle Entrate, ha la possibilità di visualizzare gli importi eventualmente dovuti al fine dell’adesione alla sanatoria distinti per annualità. Si ricorda che le annualità per le quali sono state applicate cause di esclusioni dagli isa (ad esempio gli anni 2020 e 2021 causa pandemia) non potranno essere sanate.
Invitiamo pertanto tutti i contribuenti interessati a valutare con attenzione e ovviamente con l’ausilio del proprio consulente, le opportunità offerte da tali nuovi interessanti strumenti ovviamente da applicare alla realtà di ogni singola azienda.
Ad esempio in presenza di un voto isa alto, il costo del CPB e della sanatoria per gli anni pregressi risulta, di regola, particolarmente allettante, soprattutto in considerazione degli innegabili vantaggi in termini accertatativi.