n. 40 - Novembre 2024
Il concordato preventivo biennale e la riapertura dei termini: nuova scadenza al 12 dicembre 2024
Come è noto, una rilevante novità fiscale relativa all’anno 2024, è stata l’introduzione del nuovo istituto denominato “Concordato preventivo biennale”.
Tale istituto è stato introdotto, a favore dei soggetti ISA e dei contribuenti forfetari, titolari di reddito d’impresa/ lavoro autonomo.
In sostanza, questo strumento, ovviamente facoltativo nella sua accettazione, consente di definire preventivamente rispetto alla chiusura di un periodo d’imposta, l’imponibile da dichiarare ai fini del pagamento delle imposte per tale annualità. L’eventuale extra reddito realizzato, oltre l’importo del reddito concordato viene considerato esente da imposte.
Si ricorda inoltre che l’adesione alla proposta dell’Agenzia comporta ulteriori vantaggi quali ad esempio minori accertamenti fiscali e minori imposte da versare sul maggior reddito concordato.
A differenza dei soggetti isa, per i contribuenti forfetari, per l’anno 2024 l’applicazione del concordato preventivo è limitata, in via sperimentale, a una sola annualità.
In sostanza ciò significa che aderendo al concordato preventivo un soggetto forfettario definirà in anticipo con l’Agenzia delle Entrate l’imponibile da dichiarare per il solo anno d’imposta 2024, mentre un soggetto isa sia esso in contabilità ordinaria che semplificata, potrà definire tramite l’accettazione della proposta di concordato preventivo, le annualità 2024 e 2025.
Non è prevista la possibilità di aderire per uno solo dei periodi d’imposta.
Originariamente la scadenza per aderire al nuovo istituto è stata fissata al 31 ottobre 2024, tramite una opzione da comunicare in sede di invio della dichiarazione redditi relativa al periodo d’imposta 2023 modello unico. La novità di cui trattasi, fa riferimento ad una nuova disposizione normativa che ha riaperto il termine di accesso al concordato preventivo biennale per i soggetti ISA, i quali avranno la possibilità di aderire al patto con il fisco fino al 12 dicembre 2024, previa presentazione di apposita dichiarazione integrativa.
Risultano pertanto esclusi dalla riapertura dei termini i soggetti forfettari, per i quali i termini per l’adesione sono da ritenersi definitivamente scaduti.
Come anticipato, la riapertura si rivolge ai soggetti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), i quali:
► abbiano validamente presentato la dichiarazione dei redditi entro il termine del 31 ottobre 2024;
► pur avendone i requisiti, non abbiano aderito al concordato.
L'adesione, da effettuarsi mediante dichiarazione integrativa, sarà possibile a condizione che la stessa non rappresenti una dichiarazione a favore, in quanto non è possibile indicare:
► un minore imponibile;
► un minore debito d'imposta;
► un maggiore credito,
rispetto a quelli riportati nella dichiarazione presentata entro il 31 ottobre 2024.
Un aspetto particolarmente rilevante consiste nel fatto che, i soggetti che aderiranno al CPB entro il nuovo termine del 12 dicembre 2024 potranno accedere al ravvedimento speciale per le annualità 2018-2022.
Si ricorda che possono accede al ravvedimento speciale i soggetti che, nei periodi d'imposta interessati, hanno applicato gli ISA, oppure, alternativamente, hanno dichiarato:
► una delle cause di esclusione dall'applicazione degli ISA correlata alla diffusione della pandemia da Covid-19;
► la sussistenza di una condizione di non normale svolgimento dell'attività.
Invitiamo pertanto tutti i contribuenti interessati a valutare con attenzione e ovviamente con l’ausilio del proprio consulente, le opportunità offerte da tale nuovo interessante strumento ovviamente da applicare alla realtà di ogni singola azienda.