n.33 marzo 2024
Fisco: debutta il concordato biennale fiscale
Nel 2024 partirà il concordato preventivo biennale (CPB) a favore dei contribuenti di minori dimensioni, che infatti è riservato ai soli soggetti Isa e ai contribuenti forfettari.
Possono accedere al CPB per il biennio 2024 – 2025: i soggetti che applicano gli ISA che, nel periodo d’imposta precedente (2023), non hanno debiti tributari ovvero hanno estinto i debiti tributari / contributivi di importo complessivamente pari o superiore a € 5.000 (compresi interessi e sanzioni) entro il termine di accettazione della proposta.
Non possono accedere al CPB i soggetti per i quali sussiste una delle seguenti cause di esclusione:
. omessa presentazione della dichiarazione dei redditi in uno dei 3 anni precedenti a quelli di applicazione del concordato (ossia, 2023 - 2022 - 2021);
. condanna per reati in materia di imposte sui redditi e IVA, commessi nei 3 anni precedenti a quelli di applicazione del concordato (2023 - 2022 - 2021).
In caso di accettazione della proposta il contribuente deve dichiarare gli importi concordati nella dichiarazione dei redditi / IRAP relativa ai periodi d’imposta oggetto dello stesso.
L’accettazione della proposta da parte della società vincola al rispetto del concordato anche i relativi soci che tassano il reddito per trasparenza.
Per i periodi d’imposta oggetto di concordato, ai soggetti che aderiscono alla proposta dell’Agenzia:
• sono riconosciuti i benefici premiali ISA (esclusione disciplina delle società non operative, esonero visto di conformità, esclusione accertamenti basati su presunzioni semplici, ecc.);
• non possono essere effettuati gli accertamenti induttivi, analitico-induttivi, analitico- contabile.
Nei periodi d’imposta oggetto di concordato continuano a sussistere gli adempimenti fiscali ordinari e pertanto i soggetti interessati sono tenuti.
Per il 2024 (primo periodo d’imposta di applicazione del CPB), se l’acconto è versato in 2 rate, la seconda rata è calcolata come differenza tra l’acconto complessivamente dovuto in base al reddito/ valore della produzione netta concordato e quanto versato con la prima rata calcolata secondo le regole ordinarie.
Di fatto, si rende necessario calcolare inizialmente l’acconto 2024 con le regole ordinarie (reddito 2023) e successivamente determinare la seconda rata 2024 con riferimento al reddito concordato.
Decorso il biennio oggetto di concordato, al sussistere dei predetti requisiti e in assenza di cause di esclusione, l’Agenzia delle Entrate formula una nuova proposta di concordato relativa al biennio successivo.
Per i soggetti forfettari, in via sperimentale solo per l’anno 2024, l’adesione al concordato preventivo avrà efficacia solo in relazione al periodo d’imposta 2024.
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